Pubblicato sulla rivista “Environmental development” nel maggio 2017, l’articolo viene ora tradotto in italiano. Trovate qui l’articolo originale e la traduzione a cura del Forum Territoriale del Parco delle Energie.
La recente disciplina dell’ecologia storica applicata suggerisce che circostanze casuali in uno specifico contesto possono talvolta guidare i sistemi socio-ecologici verso cambiamenti inaspettati. In questo articolo Corrado Battisti, (Referente Monumento Naturale di Torre Flavia, Città Metropolitana di Roma) Giuseppe Dodaro (Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Roma) e Giuliano Fanelli (Dipartimento Biologia, Università di Roma Tor Vergatasi ) ci descrivono i risultati di uno studio condotto a Roma, nell’area dell’ ex SNIA dove, a partire da un progetto di sviluppo edilizio illegale, una serie di eventi casuali e non pianificati ha imprevedibilmente trasformato l’area industriale degradata in un sito da salvaguardare, con circa 300 specie botaniche, 11 comunità vegetali, 3 habitat prioritari per l’Unione europea, 62 specie di uccelli, fra i quali tre di interesse comunitario, ai sensi della Direttiva Habitat.
Due i livelli di analisi di questa storia paradossale:
(i) la complessità che deriva dai sistemi organizzativi, sociologici e ambientali presenti in quel contesto;
(ii) il ruolo dell’ecologia civica, come nuovo approccio nella tutela ambientale